prima pagina pagina precedente




Gran Premio di Monza
e MonzaGP
Franco Isman

piazza


Prefetto, questore, comandante dei carabinieri, comandante della Guardia di Finanza, rappresentante della SIAS e finalmente il sindaco hanno esposto compiaciuti, in una affollata conferenza stampa, i positivi risultati del Gran Premio.

174 mila persone hanno utilizzato gli autobus navetta messi a disposizione dal comune e 12 mila i treni speciali da Milano, 140 mila sono stati complessivamente gli spettatori del Gp: 20 mila il venerdì, 30 mila il sabato, 90 mila la domenica. Ma più che questi dati, leggermente inferiori a quelli degli anni precedenti, interessanti sono quelli relativi all'attività di prevenzione e di repressione delle forze dell'ordine che ha portato ad una netta diminuzione dei reati denunciati, con episodi di vario genere che vanno dall'arresto di un giovane che se ne andava bel bello facendo rotolare una ruota appena asportata da un'auto in sosta, al pregiudicato sottoposto agli arresti domiciliari che non aveva saputo resistere al richiamo del GP, all'azione della Finanza con il contrasto al bagarinaggio, la verifica dell'emissione degli scontrini fiscali (assenti nel 50% dei casi) alle verifiche relative al campeggio dove, è sembrato di capire, si sono trovati i contratti ma mancano all'appello le relative fatture…

E poi Monzagp: “il contenitore di eventi a impatto zero e all'insegna della sostenibilità, promosso dal Comune: una manifestazione costata all'Amministrazione meno della metà rispetto al 2011, a cui gli sponsor privati hanno concorso per più del 50% dei costi, complessivamente attestati a circa 120 mila euro”.
Abbiamo molto apprezzato la rivoluzione copernicana rispetto alle manifestazioni degli anni passati, con al centro i cittadini, ed i bambini in particolare, al posto del rutilio delle automobili da corsa e da “passeggio”, delle corse ed esibizioni pericolose in piazza Cambiaghi e dei concerti fracassoni fino in piazza Duomo. Decine di migliaia di persone hanno “vissuto” piazza Trento e Trieste, per l'occasione trasformata in buona parte in prato, con aiuole, alberi e panche erbose (vero prato in rotoli, piante in vaso, prato sintetico soltanto sulle panche). E per i bambini si sono impegnati in tanti: Città del Sole, Cooperativa di animazione teatrale, Architetture su ruote, La Baracca, La Meridiana, e ci scusiamo se abbiamo saltato qualcuno… ed ecco giochi e intrattenimenti di ogni specie: giochi creativi, corse con monopattini e automobiline a… piedi per i più piccini, pista ciclistica quasi acrobatica e via discorrendo. Bellissimo.

giochi giochi giochi
giochi giochi giochi
foto Franco Isman

E la piazza ricoperta di prato verde? Valeva davvero la spesa questa trasformazione di pochi giorni in questo momento di austerità? Non aveva certo la pretesa di indicare una svolta nell'uso della piazza, voluta così, predestinata al mercato, dal progetto messo a punto dall'amministrazione Faglia, in cui l'attuale sindaco era vicesindaco, e allora? Più di metà della spesa è stato coperto dagli sponsor, Malegori in primis evidentemente, il cui nome campeggiava in decine e decine di cartelli.
Ma è giusto che imprese che lavorano abitualmente per il comune facciano gli sponsor, così creando degli obblighi dell'amministrazione nei loro confronti? E quanto vale davvero il loro intervento? Nessuno ha certamente messo becco sui costi da loro sopportati (la fornitura del prato vale circa 4 euro a metro quadrato) e sulle ore operaio impiegate. Gli sponsor vanno bene se e in quanto disinteressati, altrimenti diversa è la strada da seguire. Le economie con cui finanziare anche spese in un certo senso voluttuarie vanno trovate con una attenta gestione e controllo degli appalti che richiederebbero un manager di alta professionalità ed assoluta affidabilità. Un piccolo esempio: non è ammissibile che si continui ad appaltare la segnaletica orizzontale, non sappiamo se sempre alle stesse ditte o meno, ma comunque a chi le righe le fa in modo tale che non durano nemmeno un paio di mesi.

E veniamo ad un ultimo argomento che ha scatenato critiche e strane chiusure a riccio di difesa: i due inviti per il palco d'onore del GP ed i due ulteriori biglietti dati in omaggio a ciascun consigliere comunale, oltre ad altri numerosi biglietti, se la segnalazione di Ghino di Punta su Arengario è esatta (e se non lo è sarebbe utile una smentita).
Assolutamente evidente che il sindaco ed altri eventuali rappresentanti del Comune debbano essere invitati ed accolti come ospiti d'onore, ma questo nulla ha a che vedere con i biglietti omaggio di cui sopra.
La SIAS ha l'autodromo in gestione dal Comune ed ha un fortissimo interesse a mantenere buoni rapporti con questo oltre che, in generale, a combattere chi l'autodromo nel Parco non lo vorrebbe proprio. In queste condizioni il fare regali agli amministratori è assolutamente scorretto, e lo è anche accettarli (chi ha parlato di dare i biglietti in beneficienza ha evidentemente detto un'assurdità). 
Parlare di corruzione sarebbe certamente molto ma molto esagerato, ma è una questione di principio: gli amministratori (e i dipendenti) di un ente pubblico non devono accettare regali da chi con questo ente ha rapporti economici, punto. E questo vale anche per le aziende. Altrimenti di piccolo passo in piccolo passo si arriva a Scajola cui hanno comperato un appartamento senza che, poverino, se ne accorgesse…

Franco Isman

EVENTUALI COMMENTI
lettere@arengario.net
Commenti anonimi non saranno pubblicati


in su pagina precedente

  12 settembre 2012